Sei punti per un'azienda a prova di crisi

Attualmente una crisi si sussegue all'altra. La resilienza non è più un optional per le aziende, ma un obbligo. Everbridge, specialista nella gestione degli eventi critici, spiega come le aziende possono diventare più resilienti.

Pandemie, condizioni meteorologiche avverse, conflitti armati mettono a dura prova la psiche delle persone. Anche le aziende devono diventare più resilienti. (Immagine: Unsplash.com)

Forti tempeste, pandemie, conflitti armati, minacce terroristiche, attacchi informatici: le situazioni di crisi si verificano sempre più spesso e determinano sempre più la realtà della vita. Le aziende hanno quindi bisogno di resilienza organizzativa, ovvero della capacità di anticipare gli eventi di crisi, di ridurre al minimo il loro impatto sulle attività aziendali e di garantire la sicurezza dei propri dipendenti. 

L'azienda Everbridge mostra come diventare più resilienti come azienda in sei passi. L'obiettivo è aumentare la resilienza delle aziende e delle autorità in situazioni di crisi.

  1. Investite nel benessere dei dipendenti. Le aziende sono resistenti quanto i loro dipendenti. Investire in formazione, tutoraggio e risorse che promuovano il benessere e la salute mentale del personale è quindi una priorità assoluta. I dipendenti felici e in salute sono in grado di affrontare meglio le crisi e si impegnano maggiormente nella loro gestione.
  2. Sviluppare una cultura aziendale resiliente. Una forza lavoro resiliente richiede anche la giusta cultura. Le aziende dovrebbero riconoscere i successi dei propri dipendenti, incoraggiarli a imparare dagli errori e promuovere la loro collaborazione. In questo modo i dipendenti sviluppano un forte senso di appartenenza alla comunità, si uniscono nelle crisi e fanno fronte comune.
  3. Mantenere uno stile di leadership integro. I leader dell'azienda devono dare il buon esempio. Se stabiliscono linee guida chiare, fissano aspettative realistiche e sono sempre disponibili, creano un senso di fiducia e stabilità tra i dipendenti che si ripagherà nelle situazioni di crisi.
  4. Promuovere il pensiero e il lavoro agile. Risolvere rapidamente i problemi, prendere nuove strade con breve preavviso quando necessario e adattarsi alle nuove sfide: Questi sono i tratti distintivi di un'organizzazione resiliente. Le aziende possono sviluppare queste capacità promuovendo il pensiero agile e i metodi di lavoro agili.
  5. Gestire il rischio in modo proattivo. La resilienza richiede un approccio proattivo. Le aziende resilienti valutano continuamente i rischi potenziali, sviluppano piani di emergenza e li testano regolarmente. In questo modo, se dovesse accadere il peggio, sono in grado di ridurre al minimo le interruzioni delle attività aziendali e di riprendersi rapidamente dai contrattempi.
  6. Utilizzare una tecnologia integrata e intuitiva. La tecnologia svolge un ruolo fondamentale nella costruzione di un'organizzazione resiliente. Le organizzazioni hanno bisogno di strumenti per la business continuity, il disaster recovery e la gestione del rischio che funzionino perfettamente insieme e siano abbastanza intuitivi da poter essere utilizzati da chiunque in caso di crisi.

"Investire nella propria resilienza non è più un optional per le aziende. Costruire un'organizzazione resiliente è ormai una priorità assoluta", spiega Stefica Divkovic, Senior Vice President di Everbridge. "Con i sei passi sopra descritti, intendiamo fornire una guida alle aziende per valutare la loro resilienza e apportare i miglioramenti necessari, se necessario". L'azienda americana, che ha uffici in tutta Europa, si affida nel suo lavoro alle cosiddette tecnologie CEM (critical event management). Queste non solo aiutano a rilevare prima gli eventi critici e a reagire in modo proattivo, ma anche a mitigarne gli effetti e a tornare più rapidamente alla normale produttività.

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