L'era dell'IA: le regioni devono collaborare di più
Nell'ambito del 77° Festival del Film di Locarno, digitalswitzerland ha organizzato un evento sul tema dell'intelligenza artificiale con particolare attenzione alla Svizzera, alla tecnologia nell'arte e al potere della collaborazione tra regioni.
L'organizzazione digitalswitzerland si è posta l'obiettivo di unire il settore privato, il settore pubblico, la comunità accademica e la popolazione di tutte le regioni linguistiche della Svizzera attorno a un'agenda digitale. Tale agenda dovrebbe portare la Svizzera a diventare una nazione leader in termini di innovazione, localizzazione delle imprese e competitività digitale. In quest'ottica, digitalswitzerland ha invitato il 7 agosto al PalaCinema di Locarno esperti, visionari, pionieri dell'industria e aziende innovative del settore pubblico e privato, nonché del mondo accademico, per evidenziare l'impatto rivoluzionario dell'intelligenza artificiale sul mondo economico moderno. Al centro dell'evento c'erano tre domande orientate al futuro: come può svilupparsi l'ecosistema tecnologico creativo svizzero? Come può la Svizzera beneficiare dei supercomputer presenti in Ticino? Perché le regioni devono unire le forze nell'era dell'IA?
Il futuro del cinema e delle arti audiovisive
Raphaël Brunschwig, Direttore Generale del Festival del Film di Locarno, Andreas Meyer, Presidente di digitalswitzerland, e Stefan Metzger, CEO di digitalswitzerland, hanno aperto l'evento. Stefano Rizzi, Capo del Dipartimento Affari Economici del Canton Ticino, e Mauro Silacci, Capo del Dipartimento Finanze ed Economia della Città di Locarno, hanno seguito con alcune parole introduttive.
L'arte aveva un posto speciale in relazione al Festival di Locarno. Kevin B. Lee, professore di Futuro del cinema e delle arti audiovisive all'Università della Svizzera italiana (USI), si è interrogato sull'influenza dell'intelligenza artificiale sull'arte, sugli artisti e sul cinema in particolare: Come si svilupperà l'importanza del cinema nei prossimi anni? Come pensa il cinema di sopravvivere? Come gli artisti utilizzano questa nuova tecnologia e come il pubblico classifica l'arte generata dall'intelligenza artificiale? La sua conclusione, ispirata alle parole di chiusura di Microsoft al Festival Internazionale del Cinema di Cannes 2024: L'intelligenza artificiale non è creativa - lo siete voi. Ma il "tu" definisce il valore, il grado di accettazione e la ragionevole disruption che l'IA porta con sé.
L'IA e le sue molteplici sfaccettature: dalla tecnologia creativa al supercomputer svizzero
Marco Zaffalon, professore dell'Istituto Dalle Molle per l'Intelligenza Artificiale (IDSIA, USI-SUPSI), ha esordito illustrando la storia dell'intelligenza artificiale e le sue attuali capacità e incapacità. Ha inoltre affrontato i problemi ad essa associati. Ha sottolineato l'importanza della collaborazione tra università, istituti, politica e industria per sviluppare tecnologie e competenze in Svizzera.
Christoph Weckerle del Centro per le economie creative di Zurigo ha fatto luce sui cambiamenti nell'uso dell'IA nel settore culturale. Secondo Weckerle, l'IA veniva utilizzata per diffondere i contenuti culturali, mentre oggi viene utilizzata per produrli. Questo sta portando a cambiamenti che stanno rivoluzionando il settore. La Svizzera è ancora poco sviluppata nel settore delle tecnologie creative - Weckerle ha sottolineato la mancanza di collaborazione a tutti i livelli. Ha inoltre sottolineato l'importanza di sviluppare un'agenda strategica svizzera per questo settore. C'è quindi ancora molto spazio per i progressi. Giulia Lumina, responsabile ESG e sostenibilità di Andersen Tax and Consulting AG, ha spiegato come l'AI li stia aiutando a raggiungere i loro obiettivi.
Maria Grazia Giuffreda, vicedirettrice del Centro Svizzero di Calcolo Scientifico (CSCS), e Michele de Lorenzi, vicedirettore, hanno presentato in esclusiva le possibilità del nuovo centro ticinese e del suo supercomputer "Alps", che aprirà i battenti il 14 settembre. Il supercomputer funge da catalizzatore del progresso tecnologico nei settori dell'intelligenza artificiale, dell'apprendimento automatico e delle infrastrutture affidabili. Entrambi hanno sottolineato il ruolo centrale del supercomputer come elemento di fiducia, innovazione e collaborazione in Svizzera.
Unire le forze
L'evento si è concluso con una tavola rotonda su quanto sia importante per le regioni svizzere unire le forze nell'era dell'IA e quali siano gli ostacoli da superare. Milena Folletti, responsabile della trasformazione digitale per il Canton Ticino, Sophie Hundertmark, consulente per l'IA e i bot, e Marco Zaffalon si sono confrontati su questo tema. Dalla discussione è emerso che una maggiore collaborazione mette in comune le risorse, spinge all'innovazione e rafforza la fiducia e la competitività globale della Svizzera. Tuttavia, ostacoli come l'autonomia regionale, la mancanza di partenariati pubblico-privato e legislazioni diverse rallentano i progressi.
Il Presidente del Consiglio di Stato del Canton Ticino, Christian Vitta, ha concluso la discussione con i seguenti temi: i progressi che l'intelligenza artificiale ha reso possibili in tutti i settori, il ruolo che il Ticino ha svolto nell'innovazione tecnologica e la necessità di una cooperazione interregionale su larga scala.
Fonte: digitalswitzerland