Grazie alla scienza dei dati: l'usabilità dei dati clinici è stata rivoluzionata
Oracle e l'Università di Napoli Federico II stanno rivoluzionando l'usabilità dei dati clinici, utilizzando le ultime innovazioni della scienza dei dati. Questo viene fatto attraverso una collaborazione nella formazione di studenti di Master in Data Science e attraverso programmi di stage presso gli Oracle Labs di Zurigo.
La digitalizzazione in corso delle cartelle, dei fascicoli e della documentazione dei pazienti ha portato, e continuerà a portare, a una maggiore accessibilità dei documenti di segnalazione o di ricerca. Ma ciò che rivoluzionerà veramente la pratica medica, la ricerca o la gestione dei servizi è la capacità di rendere accessibili le esperienze mediche e diagnostiche contenute in questo oceano di documenti sia ai programmi software che agli stessi utenti dei servizi. Questo implica tecnologie e metodi che - secondo la terminologia usata in ogni caso nel rapporto - possono identificare automaticamente il sintomo, la patologia associata, il farmaco e l'effetto di un trattamento su quella patologia, potenzialmente su larga scala, cioè attraverso tutti i documenti digitali creati da istituzioni di ricovero, diagnostiche o di ricerca. Questo processo di "scansione" può sembrare relativamente semplice, poiché segue il modello di "apprendimento per esperienza" del nostro cervello: La sfida diventa evidente quando cerchiamo di applicare automaticamente il processo a documenti creati senza alcuna struttura per descrivere in anticipo quale termine è un "farmaco", quale è un "trattamento" e quale è una "terapia".
Nuove opportunità per l'assistenza sanitaria 4.0
Per colmare questa lacuna, Oracle Italia sta collaborando con il Dipartimento di Ingegneria Elettrica e Informatica (DIETI) dell'Università di Napoli Federico II su un importante e, dice, rivoluzionario progetto di ricerca per sviluppare una soluzione a questo problema utilizzando le ultime tecnologie di "graph machine learning" e AI. Il progetto, che è supportato da Oracle Labs, l'organizzazione di ricerca e sviluppo di Oracle, può creare nuove opportunità per Health Care 4.0 che non hanno precedenti, dice. Dovrebbe portare al pieno sfruttamento delle tecnologie più avanzate - come l'intelligenza artificiale e l'apprendimento automatico. Questo estrarrà informazioni preziose e contesto dalle grandi quantità di dati che attualmente non sono disponibili a causa della mancanza di struttura o dell'archiviazione non strutturata. Inoltre, queste intuizioni permettono di individuare, trattare ed eventualmente prevenire le malattie.
Applicazione di tecnologie avanzate di scienza dei dati
Diagnosi, trattamenti prescritti, esiti e sintomi sono dati che, grazie a questo progetto di ricerca, possono essere utilizzati con piena privacy e diventare parte della ricchezza di informazioni disponibili per la completa digitalizzazione dei processi sanitari, fornendo ai professionisti della salute e della ricerca una preziosa fonte di dati per i percorsi di trattamento. Il team di ricerca sta lavorando per applicare le più avanzate tecnologie di Data Science. Questo inizialmente con l'obiettivo di organizzare il contenuto informativo di questi documenti - spesso solo annotazioni sommarie, con abbondante uso di termini tecnici e abbreviazioni - in diagrammi, unità e relazioni in modo che possano essere utilizzati per l'analisi automatizzata dei dati per estrarre indicatori specifici identificati di volta in volta. L'obiettivo finale è quello di creare un sistema che possa essere navigato e usato in linguaggio naturale, e che sia ugualmente capace di 'addestrare' gli assistenti digitali per l'uso in servizi remoti, come i servizi di teleassistenza.
Un altro vantaggio dello sviluppo di queste tecniche avanzate di estrazione delle informazioni sarà la capacità di creare cartelle elettroniche dei pazienti in un nuovo formato che richiede meno campi di inserimento dati, fornendo così al personale un'esperienza utente più naturale, simile a quella tradizionale a cui sono abituati: Un prerequisito fondamentale per la rapida adozione e diffusione della digitalizzazione delle attività mediche "sul campo".
Beneficio pratico confermato nella clinica
"In termini di AI, ML e gestione dei dati, abbiamo fatto del nostro meglio in questa ricerca", commenta Gabriele Folchi, Strategy & Transformation Director di Oracle. "Lo alimentiamo con il vasto know-how dei laboratori di ricerca e sviluppo di Oracle a Zurigo, specializzati in tecniche di analisi e apprendimento automatico. Per la gestione dei dati, applichiamo tecnologie e soluzioni in cui Oracle è leader da decenni. Inoltre, forniamo risorse Oracle Cloud Infrastructure ai migliori istituti di ricerca scientifica del mondo attraverso il nostro programma Oracle for Research".
Una prima dichiarazione sul progetto è stata fatta dal dottor Roberto Labianca, oncologo medico ed ex direttore del Centro Tumori dell'Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. "Come clinico, vedo tutta una serie di ricadute interessanti sia per la pratica quotidiana che per il design dei progetti di ricerca. L'uso di un linguaggio comune e la possibilità di confrontare esperienze diverse, rese pienamente comunicabili con questa metodologia, rappresentano la base per un continuo guadagno di conoscenza nel mio campo, quello oncologico".
Nel corso della ricerca, è stata anche stabilita una collaborazione tra Oracle e DIETI nell'ambito del master "Data Science". Ricercatori di Oracle tengono lezioni agli studenti e sono stati istituiti programmi di stage presso le strutture dell'Oracle Lab di Zurigo.
Fonte: Oracle