AI made in Europe - con un impegno strategico per il marchio di qualità
I principali centri di innovazione per l'intelligenza artificiale sono attualmente al di fuori dell'Europa. Tuttavia, esistono già prerequisiti fondamentali e approcci promettenti per cambiare questo status quo.
L'intelligenza artificiale (IA) è ampiamente riconosciuta come una tecnologia chiave per la prossima fase evolutiva dell'economia e della società globale. Una tendenza sta emergendo: per realizzare il suo pieno potenziale, l'IA deve essere implementata in modo pratico e accettata da ampie fasce della popolazione.
Questo vale in particolare per il campo dell'IA generativa, che negli ultimi anni ha registrato uno sviluppo impressionante. La capacità di generare contenuti come testi, immagini, video o codici rende questa forma di IA uno strumento potente che offre applicazioni dirette e concrete nella produzione, nel servizio clienti, nello sviluppo di software, nel marketing e in molti altri settori.
Dal 2019 il flusso principale di investimenti in questa impressionante tecnologia si è concentrato negli Stati Uniti. La Cina e l'intera UE seguono a distanza con appena un trentesimo del volume di investimenti ciascuno, secondo l'AI Index 2024 della Stanford University. Mentre il mercato globale dell'IA dovrebbe crescere fino a 1.800 miliardi di dollari entro il 2030, secondo le previsioni di Statista e Grand View Research, gli Stati Uniti e la Cina stanno attualmente investendo nel settore dell'IA molto più della Germania, ad esempio. Questo dà loro un chiaro vantaggio nello sviluppo di soluzioni di IA pronte per il mercato.
La velocità con cui le innovazioni dell'IA progrediscono e l'entità degli investimenti in questo settore si rivelano sempre più impegnativi per i tentativi di regolamentazione. Mentre gli Stati Uniti e la Cina offrono un quadro normativo relativamente indulgente, l'Europa tende ad avere guardie normative relativamente severe, come dimostra l'AI Act dell'UE.
Il ruolo dell'Europa nel panorama globale dell'IA
La sfida per l'Europa è sviluppare una propria strategia di IA e trovare e consolidare il proprio posto nel mondo dell'IA. L'approccio più promettente sembra essere quello di concentrarsi su soluzioni e modelli linguistici specializzati, rilevanti per la pratica e fortemente contestualizzati. Tali soluzioni possono conquistare la fiducia degli utenti, essenziale per l'accettazione e l'integrazione dell'IA nella vita sociale ed economica.
L'Europa dispone già di strumenti adeguati. Tra questi, il programma Horizon Europe, che prevede di investire circa 95,5 miliardi di euro in ricerca e innovazione per il periodo 2021-2027. Di questi, circa 290 milioni di euro saranno messi a disposizione nel 2024 per promuovere la ricerca incentrata su dati, robotica, intelligenza artificiale e sviluppo di server cloud edge.
Inoltre, l'idea europea di base della cooperazione congiunta è foriera di opportunità: è possibile ottenere effetti sinergici attraverso lo sviluppo di risorse condivise. Grazie a investimenti mirati e congiunti e alla combinazione di competenze, l'Europa può unire le forze, definire standard e realizzare la sua visione di modelli e applicazioni di IA responsabili e incentrati sull'uomo.
L'Europa si trova attualmente a un bivio. Ma con investimenti mirati e un forte impegno verso standard etici e applicabilità pratica da parte di governi, fornitori di modelli linguistici e fornitori di servizi di IA, "IA made in Europe" può diventare sinonimo di qualità, fiducia e innovazione.
Informazioni sull'autore: Benedikt Bonnmann è membro del Comitato esecutivo di adesso SE e responsabile del settore Data & AI.
Fonte: www.adesso.ch